Come funziona concretamente Google? Come fa il colosso di Internet, a sapere tutto quello che succede online, nei diversi siti web? Utilizza in pratica il Googlebot, ovvero il nome generico del suo web crawler.

Possiamo dire che si tratti di un programma software, in grado di effettuare una scansione metodica e automatica del Web. L’obiettivo? Raccogliere quante più informazioni possibili su tutti i siti Web a cui accede, in modo da creare l’indicizzazione. Tutte le informazioni ottenute, vengono poi catalogate e archiviate nei server di Google.

 

Googlebot: la definizione

Googlebot è, anche se non si sa, il migliore amico di ogni azienda e del proprio sito web. Googlebot è un web crawler, ovvero un programma che analizza e scandaglia in modo minuzioso il Web. Come abbiamo detto, ha l’obiettivo di indicizzare tutti i siti che trova, rispetto alle keyword presente.

È conosciuto anche come “il bot”.

Per il suo ordinario funzionamento, sfrutta un algoritmo per trovare pagine dotate di collegamenti da/verso altri siti. Il passo successivo che compie, è quello di seguire questi collegamenti.

In questo modo, riesce a conoscere anche tutte le relazioni che ci sono tra i vari siti, avendo quindi una visione complessiva del web.

I programmatori di Google, hanno quindi creato uno strumento in grado di:

  • fare una scansione di tutti i siti presenti sul web
  • analizzare tutti i siti con una determinata scadenza
  • visionare tutte le informazioni di testo, immagini e quant’altro presenti online

Dove vengono immagazzinate le informazioni? Tutto viene riportato nei server di Google.

In tal modo, Google riesce a creare anche una user experience più completa per gli utenti che navigano online. Se Google conosce quello che si trova in rete, riesce poi a comprendere quali siti devono essere premiati e valorizzati nelle prime posizioni.

Non si tratta solamente di un discorso di mappatura, ma anche di ottimizzazione dei diversi siti.

Google è molto attenta alla soddisfazione dei clienti! L’esperienza ottimizzata degli utenti è infatti una prerogativa del colosso della grande G. Tutto ciò, viene poi condensato in un progressivo miglioramento della piattaforma, e di tutti i suoi prodotti come Google Search, o altri servizi correlati come Gmail o YouTube.

Googlebot: come aiutarlo?

Ogni imprenditore vorrebbe avere il proprio sito nella prima pagina di Google. Si tratta di un vero e proprio obiettivo per molti…e una ricerca costante per moltissimi.

Cerchiamo ora di capire come aiutare Google nel compiere un ottimo lavoro. Qual è il compito di ogni webmaster? Assicurarsi che Google sia in grado di vedere e comprendere bene i contenuti del sito.

Detto in altre parole, vuol dire esser certi che Googlebot sia in grado di leggere tutte le parole presenti nelle diverse pagine e sapere come si collegano tra di loro.

Qual’è l’obiettivo? Avere un’immagine precisa, completa ed esaustiva del contenuto della pagina. Per fare in modo che questo processo funzioni in modo corretto, è bene che:

  • non ci siano errori o ostacoli per Google
  • Google sia in grado di comprendere facilmente le pagine

Nel dettaglio? Ecco alcune cose da ricordare:

  • Non utilizzare il cloaking
    Si tratta di mostrare una versione del sito agli esseri umani e un’altra ai motori di ricerca. Questo può portare a una penalizzazione da parte dei motori di ricerca. Attenzione quindi a non fare questa scelta scellerata!
  • Se avete reindirizzamenti, questi non devono essere aggressivi!
    Una simile attività, porta a confondere Googlebot. Potrebbe infatti succedere che ci sia un determinato contenuto in una pagina, quando in realtà non ce n’è affatto! Anche questo, porta a una penalizzazione del vostro sito!

Googlebot: il File robots.txt

Avete creato il file robots.txt, ma non sapete bene cosa sia? Ecco qui una spiegazione semplice, ma completa.

Il file robots.txt indica a Googlebot (e agli altri crawler) quali pagine del vostro sito volete mostrare…e quali pagine è meglio evitare.

Si tratta di un file di testo, che potete creare benissimo sul vostro server, per indicare ai motori di ricerca come effettuare la scansione del sito web.

Per fare un paragone, è come il classico cartello “Non disturbare” fuori ad una camera di un hotel. 

 

Googlebot: il Meta tag

Un aiuto aggiuntivo a Googlebot, sono i Meta tag.

Cosa forniscono? Informazioni sul contenuto delle pagine. Possiamo dire che aiutano anch’essi a comprendere il contenuto della pagina.

Sono stati creati da poco? Assolutamente no! Esistono fin dagli albori di Internet.

La loro funzione è molto semplice! Permettono ai webmaster di aggiungere più informazioni sulle pagine, come parole chiave o descrizioni. Gli utenti non vedono i Meta tag, in quanto sono nascosti nel codice HTML, ma possono essere utili ai motori di ricerca.

Attenzione a non confondere i meta-titoli e le descrizioni dai meta-tag! Insieme possono però essere utilizzati insieme per creare una descrizione migliore per Googlebot.

Googlebot: le Sitemaps

Arriviamo ora a parlare delle sitemaps. Si tratta fondamentalmente di file che indicano ai bot, le pagine nuove o modificate del vostro sito. Si tratta in definitiva di una sorta di mappa complessiva del sito, con i relativi aggiornamenti.

Come farle conoscere a Google? Tramite la Search Console.

In questo modo, Google è facilitato a scoprire, scansionare e indicizzare le pagine più velocemente, rispetto a un normale scansionamento ordinario.

Facciamo una piccola distinzione ora. Esistono due tipi di sitemap:

  • HTML
  • XML

Il formato HTML è più semplice per gli esseri umani. Si tratta di un elenco di URL organizzati per categoria (ad esempio, homepage > notizie > sport).

Il formato XML è più complicato per l’uomo. Facilita però i robot (come Googlebot) poiché fornisce più informazioni su ogni URL (ad esempio, tag title, percorso dell’URL, ecc.).

Riassumiamo

Abbiamo visto che Googlebot è un software che effettua una scansione attenta e metodologica, in modo automatico del Web. Il suo obiettivo primario è raccoglie informazioni su tutti i siti Web, al fine di procedere con l’indicizzazione.

Questa attività viene realizzata da Googlebot con intervalli programmati. Cosa vuol dire? Il vostro sito potrebbe non essere visitato tutti i giorni.

Conclusione

Ci auguriamo che questo articolo vi abbia fornito una migliore comprensione del funzionamento di Googlebot e di come assicurarvi che il vostro sito sia in regola con l’algoritmo.

Posizionare un’azienda e il suo sito online, non è mai facile. Ecco perché l’affiancamento di un’agenzia di web marketing può aiutare a trovare nuovi clienti e scalare il settore.

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